Raccogliamo e mettiamo a disposizione articoli, studi, ricerche ed esperienze italiane ed estere per affrontare il problema dell’inquinamento dell’aria.
L’inquinamento dell’aria a Torino
L’area metropolitana di Torino è interessata da un fenomeno di grave inquinamento atmosferico con un frequente superamento dei limiti di qualità dell’aria imposti dalla normativa vigente e con effetti misurabili sulla salute umana.
Nonostante nel corso degli ultimi venti anni le concentrazioni di vari inquinanti si siano ridotte, per alcuni di questi i valori che si raggiungono in alcuni periodi dell’anno sono tali da provocare effetti negativi misurabili sulla salute umana.
Gli inquinanti maggiormente critici sono il particolato atmosferico, il biossido di azoto e l’ozono, che sono tutti inquinanti prevalentemente legati alla combustione di idrocarburi e in particolare al traffico veicolare. Altri inquinanti presenti nell’aria di Torino includono gli ossidi di zolfo, il benzene, gli idrocarburi policiclici aromatici, i composti organici volatili, le diossine e i metalli.
Gli inquinanti dell’atmosfera che si riscontrano in qualsiasi area possono essere distinti in inquinanti primari, ovvero generati direttamente da una fonte inquinante, e inquinanti secondari ovvero frutto di trasformazioni di inquinanti primari in determinate condizioni atmosferiche oppure come risultato di interazione tra diversi inquinanti primari.
Grazie alla capacità di rimanere nell’atmosfera anche per periodi lunghi, gli inquinanti hanno la capacità di muoversi anche su lunghe distanze. Quando si rileva una certa concentrazione di un inquinante in un certo punto occorre sempre considerare che una certa parte, variabile nel tempo, sarà stata generata localmente e una parte sarà stata trasportata dalle aree circostanti.
Per questo le soluzioni al problema dell’inquinamento atmosferico non possono essere esclusivamente locali, ma devono essere individuate su scala regionale, ed in alcuni cai nazionale. Chiudere al traffico il centro di Torino, ad esempio, serve sicuramente a limitare le concentrazioni di inquinanti, ma senza una riduzione più generale delle emissioni da traffico nell’area metropolitana e nell’intera Regione Piemonte difficilmente si arriverà a risolvere il problema.
Che aria tira
È la campagna di rilevamento della qualità dell’aria fatta da cittadini e per cittadini. Con appositi campionatori, dal 2019 al 2023 nel mese di febbraio, Torino Respira ha misurato le concentrazioni di NO2, biossido d’azoto, in oltre 400 punti della città.
Il monitoraggio “Che aria tira?” è stato svolto coinvolgendo più di migliaio di cittadine e cittadini, decine di scuole e di associazioni e organizzazioni di volontariato della Città Metropolitana e di altre province del Piemonte. Ha contribuito ad aumentare la conoscenza sullo stato di qualità dell’aria e la consapevolezza sulle sue cause e i suoi effetti.
I dati sono a disposizione di studenti, ricercatori e ricercatrici per attività di divulgazione e studio.
Lo smog uccide anche d’estate
Insieme al particolato fine e al biossido di azoto, l’ozono è l’inquinante più preoccupante per la salute umana, presente soprattutto d’estate e in crescita anche a causa del riscaldamento globale.
Nel 2024, Torino Respira ha avviato la nuova campagna sperimentale di monitoraggio civico “Lo smog uccide anche d’estate” per misurare i livelli di ozono in almeno 50 luoghi di Torino nei quali le persone trascorrono una parte del loro tempo libero d’estate, come parchi, orti e giardini pubblici.
Vuoi aiutarci e sostenere questa campagna? Puoi fare una donazione o puoi partecipare alla pedalata per la distribuzione delle provette che si terrà il 26 giugno. Le adesioni sono aperte.
Cosa puoi fare tu
Per garantire il diritto all’aria pulita serve l’impegno di tutte e tutti: informati, sostieni le nostre campagne, partecipa agli eventi e aderisci al Comitato.