La formazione nelle scuole è per il Comitato uno degli strumenti principali dell’azione a difesa della qualità dell’aria.
Fin dalla sua costituzione, il Comitato Torino Respira ha visto nella formazione nelle scuole uno degli strumenti principali della sua azione a difesa della qualità dell’aria. Questo per diversi motivi:
- le e gli studenti, di ogni ordine e grado, saranno adulti di domani e devono essere in grado di comprendere la dimensione del problema e le azioni necessarie per risolverlo;
- le scuole sono tra i luoghi più esposti alla pressione dell’inquinamento, proprio in quanto attrattori di traffico: nelle ore di entrata e uscita le auto di chi raggiunge la scuola in auto, anche solo per accompagnare i figli, alzano pericolosamente i livelli di inquinanti.
Manuale per insegnanti
Per dare continuità alla formazione scolastica Torino Respira ha dapprima realizzato un corso di formazione per docenti e, da questa esperienza, ha prodotto un manuale di formazione per le scuole, disponibile gratuitamente a questo link, con l’intento di inserire all’interno dei percorsi scolastici nozioni che riguardano la qualità dell’aria, facendola diventare argomento di sapere comune.
Negli anni si sono succedute occasioni di formazione nelle scuole della Città e della provincia, dalle primarie alle superiori.
Piazze Scolastiche. Dalle mappature ai micro-interventi (2020-2024)
Se per piazza scolastica intendiamo lo spazio urbano davanti agli ingressi delle scuole, non fatichiamo a riconoscergli una potenza narrativa e simbolica unica nel contesto urbano. È il luogo dell’incontro e della crescita che tutti noi viviamo crescendo. È tra i primi luoghi che viviamo in autonomia e dove iniziamo a imparare cosa è una città bella o brutta, accessibile o chiusa, rispettosa dei più deboli o solo dei forti.
Quella piazza è un delicatissimo punto di contatto tra il progetto di città e il progetto educativo, ma anche il luogo di incontro e scambio tra le diverse comunità e i soggetti che gravitano intorno alla scuola. Una piazza che spesso, pur non ricevendo l’attenzione del pubblico, che ne valorizzi la funzione potenziale, da un lato, può essere, dall’altro lato, oggetto di azioni di cura da parte dei cittadini attivi.
La proposta allora è di generare un ampio catalogo che interpreti e raccolga le tante diverse condizioni di piazze scolastiche, di comunità e pratiche attive, sui quali elaborare risposte progettuali per restituirle alla loro missione urbana, pedagogica e civile.
Il progetto è stato suddiviso in due fasi:
- La prima è denominata “La città va a scuola” (2020-2021) e ha previsto la mappatura delle scuole presenti sul territorio torinese, di cui ne sono state selezionate 10, due per ogni comune coinvolto nel progetto: Torino, Chieri, Collegno, Nichelino, Settimo Torinese. Ognuna è stata accompagnata in un processo di analisi, seguito da un processo di co-progettazione;
- La seconda fase del progetto, denominata “Esperimenti di piazze scolastiche”(2022-2024), prevede invece la realizzazione di micro-interventi nelle scuole selezionate.
L’obiettivo è sperimentare un processo di coinvolgimento delle comunità scolastiche nella co-progettazione e co-gestione dello spazio tra scuola e città, in un’ottica di collaborazione per la definizione di politiche pubbliche locali. La speranza è quella di creare un buona pratica da riproporre in una prospettiva di lavoro a lungo termine, da impiegare su altri casi similari.
Il progetto Esperimenti di piazze scolastiche
La città va a scuola – Esperimenti di piazze scolastiche è un progetto sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e che vede come partners Torino Respira, Laqup, Architettura senza frontiere Piemonte, Labsus, Orme e il dipartimento DIST del Politecnico di Torino.
Il progetto ha come finalità la rigenerazione urbana dei quartieri, mirando alla sensibilizzazione degli enti pubblici e valorizzando le potenzialità delle comunità educative in qualità di fulcro per l’attivazione di spazi di socialità e reti di supporto.
In particolare fa leva sulla potenzialità delle piazze scolastiche, intese come spazio urbano non solo antistante alle scuole, ma come luogo “di quartiere”. Diventa così sul piano fisico un punto di incontro per la comunità, mentre sul piano sociale diventa un luogo di scambio e di crescita, facendo da ponte tra il progetto della città e il progetto educativo. Sono infatti gli studenti che frequentano quotidianamente i loro luoghi ad essere chiamati per pensare come li vorrebbero migliorare, ponendo l’accento su temi come bellezza/comfort, accessibilità/mobilità, sicurezza, mitigazione e socialità.
La qualità dell’aria e i cambiamenti climatici (2019)
Il corso di formazione per docenti “La Qualità dell’Aria e i Cambiamenti Climatici” era composto da 6 lezioni tenutesi il 9, 12 ,16, 19, 23 e 26 settembre 2019 e ha visto il coinvolgimento di circa 40 docenti di scuole di diverso ordine e grado e si è tenutosi in collaborazione e presso il Centro Servizi Didattici (Ce.Se.Di.) di Torino.
Durante le lezioni è stata data un’ampia panoramica sul tema della qualità dell’aria, dalla formazione e diffusione degli inquinanti, alle ricadute sulla salute, alle possibili soluzioni per combattere il problema. L’obiettivo era di fornire ai docenti strumenti e competenze specifiche per introdurre all’interno dei programmi scolastici i temi della qualità dell’aria e del cambiamento climatico, al fine di creare un effetto moltiplicatore dell’attività del Comitato.
I formatori, tutti esperti appartenenti al Comitato sono stati: Roberto Mezzalama, Cesare De Bernardi, Simona Ferrero, Giuseppe Piras e Matteo Jarre.
Il corso è stato finanziato dal liceo Darwin con fondi della Regione Piemonte.
“Che aria tira? Scuole” (2020)
Il corso di formazione presso il Cesedi ha creato le premesse per il progetto “Che aria tira? Scuole”, finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e svoltosi nei primo mesi del 2020.
Il progetto aveva come target la misurazione dei livelli di NO2 in circa 200 scuole torinesi, tramite installazione di campionatori passivi, e ha visto il coinvolgimento diretto tramite formazione e attivazione di una decina di scuole dell’area metropolitana di Torino tra cui: il Liceo Volta di Torino, il Liceo Newton Chivasso, il Natta di Rivoli (itis e liceo), IC di Castiglione T.se, l’ITIS Avogadro Torino, il Primo Liceo Artistico di Torino, l’ITI Ettore Majorana di Grugliasco, l’IPIA Plana di Torino e l’ITIS Pininfarina di Moncalieri.
A partire dal corso di settembre 2019 gli insegnanti coinvolti nel progetto di formazione hanno rielaborato i materiali e creato percorsi scolastici specifici per le proprie classi in collaborazione con i formatori del Comitato.
Inoltre il progetto “Che aria tira? Scuole” ha permesso di trasformare il materiale delle lezioni in un vero e proprio manuale per docenti che è stato mandato in forma digitale a tutte le scuole monitorate con il progetto.
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