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#chearitira2022: I risultati del quarto monitoraggio civico torinese

By 27 Maggio 2022Giugno 20th, 2024No Comments
COMUNICATO STAMPA – Torino, 27 maggio 2022
 

Dati 2022 (media di Torino pari a 35,10 µg/m3) simili a quelli rilevati nel corso dell’analoga campagna di febbraio 2021, una diminuzione significativa invece rispetto ai dati rilevati nel 2019 (48,57 µg/m3) e nel 2020 (48,38 µg/m3). Ma i valori medi rilevati sono oltre 3 volte superiori a quelli raccomandati dall’OMS con punte di oltre 6 volte. E le scuole continuano ad essere luoghi non protetti dall’inquinamento.


PRESENTAZIONE DATI


Venerdì 27 maggio 2022, dalle 17.30 alle 19.00, presso la Sala Conferenze dell’Environment Park, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Comitato Torino Respira ha presentato i dati della quarta edizione della campagna “Che aria tira?” sulla qualità dell’aria: il rilevamento civico ha coinvolto, nel mese di febbraio, 259 punti del territorio cittadino, tra cui 150 scuole di ogni ordine e grado e 26 comuni del Piemonte oltre a Torino.


La campagna di monitoraggio civico della qualità dell’aria “Che aria tira?”, giunta alla quarta edizione, nel corso del tempo ha coinvolto un migliaio di cittadini, decine di scuole e di associazioni e organizzazioni di volontariato. Quest’anno, grazie al lavoro di decine di volontari la campagna “Che aria tira?” ha coinvolto 26 comuni oltre la città di Torino, contribuendo così ad aumentare la conoscenza sullo stato di qualità dell’aria e la consapevolezza sulle sue cause e i suoi effetti a livello regionale.  


Anche per l’edizione 2022, particolare attenzione è stata posta alla qualità dell’aria vicino alle scuole, consapevoli del fatto che la tutela della salute dei più giovani deve essere una priorità per tutte e tutti. 


Complessivamente a Torino sono stati raccolti dati in 259 punti in tutti i quartieri della Città, e 152 di questi punti erano localizzati presso 84 scuole elementari e dell’infanzia, 62 scuole superiori e 4 sedi universitarie. 


I dati raccolti riguardano il biossido di azoto, un inquinante importante in quanto è di per sé pericoloso per la salute umana ed è un precursore del particolato fine (PM10 e PM2,5) e dell’ozono, gli altri due inquinanti per i quali l’aria a Torino è spesso fuorilegge.

 

In generale i dati raccolti attraverso i campionatori passivi utilizzati dal Comitato durante il mese di febbraio sono in buon accordo con i dati raccolti da ARPA Piemonte nello stesso periodo presso le 4 centraline di rilevamento dislocate in Città. 


I risultati sono simili a quelli rilevati nel corso dell’analoga campagna svolta a febbraio del 2021, e sensibilmente inferiori a quelli rilevati nelle campagne svolte nel corso del 2019 e 2020. La media dei dati rilevati a Torino, infatti è stata pari a 35,10 µg/m3 nel 2022 e 32,46 µg/m3 nel 2021, anno nel quale però erano in vigore le limitazioni al traffico legate all’epidemia di COVID19. 

Si tratta di una diminuzione significativa rispetto ai dati rilevati nel 2019 (48,57 µg/m3) e nel 2020 (48,38 µg/m3), nonostante il mese di febbraio 2022 sia stato caratterizzato da una totale assenza di precipitazioni.


Questi dati devono però essere messi in relazione con l’evoluzione delle conoscenze sugli effetti della qualità dell’aria, ed in particolare con i nuovi criteri definiti dall’OMS nel 2021 che hanno portato da 20 a 10 µg/m3 il valore medio annuo di biossido di azoto al di sopra dal quale si osservano effetti sulla salute umana, ed hanno introdotto un valore di riferimento giornaliero pari a 25 µg/m3. 


Sulla base di questi nuovi limiti, nonostante gli apparenti miglioramenti, i valori medi rilevati dalla campagna sono oltre 3 volte superiori a quelli raccomandati dall’OMS con punte di oltre 6 volte. Non solo, se applicassimo il nuovo criterio giornaliero ai dati rilevati da ARPA nel 2021, Torino avrebbe avuto oltre 280 giorni di superamento, un numero decisamente impressionante.


Venendo alle scuole le criticità sono confermate, infatti la media dei dati rilevati intorno alle scuole è praticamente uguale rispetto alla media generale dei dati rilevati, il che significa che le scuole non si trovano in luoghi protetti dall’inquinamento. Con una sola eccezione, tutte le scuole campionate hanno valori di concentrazione di biossido di azoto superiori ai limiti raccomandati dall’OMS, e nel 12,5% dei casi (19 scuole su 150) presentano valori superiori ai limiti di legge. 


Tra le 10 scuole con i valori più alti si trovano cinque scuole dell’infanzia (De Panis, Danilo Dolci, Marc Chagall Alda Merini e Millefonti) quattro scuole secondarie (Umberto I, D. Birago, G. Peano e V, Alfieri) ed una scuola elementare (Parini). In tutte queste scuole si sono registrate concentrazioni di biossido di azoto tra 4 e 5 volte i valori raccomandati dall’OMS. 


Anche in questo caso si tratta di un dato in leggero miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma che deve far riflettere sulla necessità di accelerare le azioni di riduzione delle fonti di inquinamento atmosferico, a partire dal traffico, che secondo i dati dell’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera nella Città di Torino contribuisce per il 71% alle emissioni di biossido di azoto, seguito dal riscaldamento e dall’industria. 


Le azioni di moderazione del traffico e di incremento del trasporto pubblico e delle infrastrutture per la ciclabilità avviate negli ultimi anni devono subire una drastica accelerazione. Nella giornata dei diritti dell’infanzia, riteniamo sia indispensabile chiedere forti limitazioni al traffico intorno alle scuole, a partire dalle più inquinate, la realizzazione di strade e piazze scolastiche, la realizzazione di parcheggi per biciclette in tutti i cortili scolastici, la promozione di iniziative come Bike to School e Pedibus. 


Oltre a questo, ribadiamo la necessità di dichiarare Torino “Città 30” ovvero di istituire un limite di velocità a 30 km/h su tutte le strade con eccezione per i corsi principali, e di promuovere l’abbassamento della velocità sulla tangenziale di Torino da 130 a 90 km/h, come nella gran parte delle tangenziali delle grandi città italiane.    


Grazie ai fondi per il PNRR Torino avrà finalmente le risorse per investire in infrastrutture per la mobilità sostenibile, e ci aspettiamo che questa amministrazione concentri la sua attenzione sulla riduzione dell’inquinamento e sulla lotta al cambiamento climatico che è a questo strettamente legata. 

 


La Campagna “Che aria tira?” si è svolta grazie alla collaborazione di:

ACMOS, ARCI Torino, Circolo Legambiente “Il Platano”, Legambiente Circolo Cuneo, Associazione Pro Natura Carmagnola, Comitato NoTangest, Associazione Pianezza Ambiente, Comune di Pianezza, Comune di Bussoleno, DepurArte, Fiab Alba Salinbici, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Ordine dei Medici e Odontoiatri di Torino, Ordine degli Avvocati di Torino, Politecnico di Torino, UNICEF Torino.

 

Slides di presentazione dei dati

 

Ufficio stampa

Elisa Gallo

Info: info@torinorespira.it