Perché una campagna sull’ozono
Insieme al particolato fine e al biossido di azoto, l’ozono è l’inquinante più preoccupante per la salute umana in Europa, in particolare nei Paesi del Mediterraneo come l’Italia, anche perché le sue concentrazioni sono in costante aumento.
L’ozono è un inquinante particolare, che non viene emesso direttamente dalle attività umane, ma si forma soprattutto d’estate in presenza di certi inquinanti, come gli ossidi di azoto e gli idrocarburi, e in condizioni di forte insolazione. È in aumento a causa del cambiamento climatico, che aumenta il numero di giorni caldi e con cielo sereno durante l’estate.
Gli effetti sulla salute sono gli stessi di altri inquinanti dell’aria e riguardano soprattutto l’apparato respiratorio e quello cardio circolatorio. I suoi effetti si sommano spesso a quelli del caldo estremo e possono diventare molto gravi durante le ondate di calore.
A Torino esistono solamente due stazioni fisse per la misurazione dell’ozono.
Dal 2024 il Comitato Torino Respira ha avviato la campagna sperimentale “Lo smog uccide anche d’estate” per raccogliere dati in almeno 50 luoghi nei quali i cittadini e le cittadine torinesi trascorrono il loro tempo libero d’estate, come parchi e giardini pubblici.
L’obiettivo è costruire ogni anno una mappa di dati e sensibilizzare la cittadinanza e l’amministrazione pubblica.
Il periodo di rilevamento è il mese di luglio.
La 2ª edizione del monitoraggio (2025)
Nel luglio 2025, grazie alla collaborazione con FIAB Torino Bike Pride sono stati distribuiti in bicicletta campionatori in 60 punti in città.
I siti in cui si sono rilevate le maggiori concentrazioni sono: Ospedale Mauriziano / Clessidra, Parco Vittime Rogo Thyssen-Krupp, Corso Orbassano 25, Parco Europa, Parco Rignon e Allianz Stadium, Giardino Giuseppe Levi, Parco Cavalieri Vittorio Veneto, Parco Ruffini.
Le evidenze della campagna 2025
- La campagna dell’estate 2025 ha mostrato dati generalmente più elevati di quelli della campagna 2024
- I dati confermano come le condizioni meteorologiche abbiano un’influenza importante sulle concentrazioni di ozono nel periodo estivo
- Questi dati sono coerenti con i dati rilevati dalle stazioni ARPA nell’area indagata che mostrano come i siti rurali presentino concentrazioni più elevate di quelli urbani
- Le concentrazioni dell’ozono in città hanno una distribuzione complessa, che andrebbe studiata meglio e le stazioni ARPA esistenti sono insufficienti a rappresentare la complessità del fenomeno
- Alcune aree verdi frequentate dagli sportivi hanno concentrazioni di ozono elevate e pericolose per la salute, e queste si manifestano soprattutto nel tardo pomeriggio quando molti fanno attività all’aperto.
- Occorre informare meglio la cittadinanza dei pericoli legati all’esposizione ad alte concentrazioni di ozono ed alle alte temperature.
- Occorre avviare misure di riduzione delle emissioni da traffico anche nel periodo estivo come già fatto in alcune città francesi per periodi lunghi e ridicendo la velocità.
Mappa dei valori rilevati
Clicca sulla mappa per navigare la versione interattiva.
Cosa puoi fare tu
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